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Immagine del redattoreSpazio 3R

Spazio 3R verso la digitalizzazione nella nuova sede in Ascanio Sforza

Il mese scorso c’è stata l’inaugurazione della nuova sede di Spazio 3R in via Ascanio Sforza, sul Naviglio Pavese. Abbiamo già parlato dell’intensa ed emozionante giornata che ha visto un'ampia partecipazione durante la mattinata e i laboratori sartoriali del pomeriggio. Facciamo ora un viaggio in questi nuovi ambienti e vediamo come li stiamo costruendo...



Come stiamo abitando questo spazio?


Il nuovo spazio, ci permetterà di moltiplicare le opportunità di formazione per sempre più donne e per fare questo, grazie anche al contributo di Fondazione Azimut, abbiamo allestito gli ambienti con attrezzature sempre più professionali cercando di sfruttare al meglio le stanze a disposizione: la sala principale con le macchine da cucire industriali e un grande tavolo da taglio, una seconda stanza che diventerà la stanza digitale e un ufficio/ sala riunioni. È inoltre presente una cucina in condivisione con Donna e Madre, proprietaria di questi spazi.

 

Quali sono le novità quindi?

Come sta succedendo in molti ambiti, anche nella sartoria c’è una forte spinta alla digitalizzazione. Le nostre professioniste sarte credono molto nell'aggiornamento e nel trasmettere il messaggio che in questo settore non si finisce mai di imparare ed è per questo che crediamo che sia importante capire come anche una piccola realtà come la nostra, possa aggiornarsi e introdurre nuove attrezzature digitali che aiutino a rendere il lavoro più veloce e preciso. Nasce così l'esigenza di introdurre due nuove macchine: un plotter da taglio e una ricamatrice digitale.

 

Come funzionano?

«Il Plotter funziona con un raggio laser che produce un taglio nei materiali che si mettono all’interno. Il taglio deve essere programmato con un software e le figure devono essere prima digitalizzate in un formato speciale. Può tagliare diversi materiali come il legno, il cuoio, la pelle, altri tessuti, plexiglass. La tipologia dei tagli cambia di volta in volta attraverso la misurazione dello spessore dei materiali, e così si modifica la velocità e la potenza del raggio laser» dice Roberta che dopo 45 anni di esperienza in sartoria vede nel digitale una nuova frontiera per crescere e imparare.


Sulla ricamatrice digitale, invece, Cyntia dice: «Il ricamo può essere fatto grazie a un programma dedicato. Si possono ricamare tante cose: un logo, delle lettere scegliendo un font specifico, dei disegni, e così via. Dal monitor si può vedere tutto: il tempo di ricamo, i punti e le dimensioni che avranno l’immagine, eventuali problemi che subentrano, cosa fare per sistemarla e così via. Si può lavorare su diverse misure in base alla tipologia della macchina e al lavoro che si vuole fare. Questa macchina ha tre tipi di telai: uno piccolo, uno medio e uno più grande. La macchina stessa consiglia quale telaio è il più adatto al lavoro che si deve fare ed è possibile ricamare con diversi colori oppure con un filo unico»


 

In che modo possono essere utili al lavoro sartoriale?


«È possibile personalizzare i diversi prodotti rendendoli unici. Rispetto al ricamo a mano, risulta un lavoro molto più professionale, veloce e preciso. C’è un grosso risparmio di tempo», ci riferisce Cyntia riguardo la ricamatrice.

Per quanto riguarda il plotter, invece, data la dimensione ridotta dell’area di taglio (30 x 50 cm) questa tipologia di macchinario può essere utile per lavori di cucito o altri di piccole dimensioni (piccole borse e accessori di piccola o media grandezza).  Roberta aggiunge: «Il vero vantaggio è oltre al risparmio considerevole di tempo, la precisione e si sa che più il taglio è preciso più anche la confezione verrà bene».




 













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